Un gruppo di ricercatore degli Stati Uniti d’America ha unito delle cellule embrionali di rane in alcune strutture. Tali cellule viventi di rane sono in grado di muoversi in totale autonomia. Xenobot cellule viventi
Questi robot sono stati programmati con un super computer con lo scopo di somministrare farmaci (una medicina che deve essere trasportata in un punto specifico all’interno di un paziente).
Potrebbero quindi cercare e trovare composti nocivi, radioattivi o contaminanti oppure potrebbero ripulire gli oceani dalle micro plastiche o persino viaggiare nelle arterie per raschiare le placche.
DNA di rane Xenobot cellule viventi
Anche se non sono dei veri robot, in senso stretto del termine, questi embrioni di rana riescono tuttavia a auto ripararsi dopo un bel taglio! E sebbene non si stia trattando né di un robot tradizionale e né una specie conosciuta di animali (queste rane sono particolari), hanno il cento per cento del DNA di rana, anche se non sono rane in senso stretto. Ma non preoccupatevi, non sono come i temibili xenomorfi della saga di Alien! Ma chissà se un giorno ci arriveremo!
Le parole degli autori
Bongard: “Possiamo immaginare molte applicazioni utili di questi robot viventi, precluse alle macchine convenzionali, per esempio, possono cercare composti nocivi o contaminanti, raccogliere microplastiche negli oceani, percorrere i vasi sanguigni per ripulirli dalle placche aterosclerotiche. Il genoma delle cellule con cui abbiamo realizzato i nostri xenobot è, dal punto di vista genetico, puro DNA di rana, ma essi sono forme viventi completamente diverse dalle rane dal punto di vista anatomico. Penso che sia una necessità assoluta per la società andare avanti per ottenere una migliore gestione dei sistemi in cui il risultato è molto complesso. Un primo passo verso questo è quello di esplorare. C’è una grande creatività innata nella vita. Vogliamo comprenderla più profondamente e capire come dirigerla e spingerla verso nuove forme”. Xenobot cellule viventi
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