Ancora guai per Tiger Woods che decide di entrare in rehab per ottenere l’affidamento congiunto dei figli. La decisione è stata presa a seguito dell’arresto per guida in stato di ebbrezza avvenuto il 29 maggio scorso a West Palm Beach, in Florida.
Woods è stato sorpreso dalla polizia a guidare a velocità elevata. E’ stato costretto quindi ad effettuare l’alcool test, risultando positivo.
In realtà, la positività del test non è stata causata da sostanze alcoliche. E’ dovuta ad un mix di psicofarmaci e antidolorifici usati per dolori alla schiena. Si parla di Xanax, un farmaco utilizzato per ridurre gli stati d’ansia, Vicodin, un antidolorifico, e Sotalex, un beta-bloccante. Come ha riportato il DailyMail, lo stesso campione chiarisce le circostanze dell’arresto: “Quello che è successo è scaturito da una reazione inaspettata di medicinali regolarmente prescritti. Non mi ero reso conto che il mix di medicinali avesse un effetto in me così devastante”. Da qui la scelta di entrare in una clinica di riabilitazione. La speranza è quella di non perdere l’affidamento dei figli condiviso con l’ex moglie Elin Nordegren.
Cosa farà il campione ?
Sembra che il campione non abbia voglia di mettere la testa a posto. Ricordiamo lo scandalo che lo ha coinvolto nel lontano novembre 2009, quando venne accusato dalla moglie di avere numerose amanti e di essere propriamente “malato di sesso”. A seguito di questa vicenda, Tiger perse gran parte dei suoi sponsor, annunciando il ritiro dal campo di golf a tempo indeterminato.
Nel 2010 la rinascita: Woods, nonostante un infortunio, partecipa ai Masters.
Nel 2011 riprende a giocare negli Open, seppure con un risultato non straordinario.
Nel 2012 ritorna a vincere all’Arnold Palmer Invitational, battendo il nordirlandese Graeme McDowell.
Adesso sembra che Woods si sia reso conto dell’ennesimo imbarazzo creato ad amici, familiari e naturalmente i tifosi che l’hanno sempre sostenuto: “Anch’io come voi mi aspetto di più da me stesso. E farò il massimo perché ciò non accada nuovamente”.