Da sempre si è parlato del fantomatico elisir di lunga vita, la potente bevanda che dovrebbe essere in grado di donare l’immortalità, far ringiovanire e di far guarire da tutte le malattie.
E se vi dicessimo che c’è la possibilità che esista davvero l’elisir di lunga vita e che non va bevuto ma è semplicemente contenuto all’interno di una particolare specie di vermi?
La ricerca condotta
Una ricerca, condotta dal MDI Biological Laboratory in collaborazione con Buck Institute for Research on Aging e Nanjing University, ha scoperto una strada per l’immortalità partendo dal DNA di un piccolo verme.
La specie in questione è quella Caenorhabditis elegans e sono vermi che hanno molti geni in comune con quelli dell’uomo. Gli studiosi hanno isolato le cellule responsabili dell’invecchiamento nei vermi ed hanno agito sui geni DAF-2 e RSKS-.
Una mutazione contemporanea di entrambi può agire sulla nostra longevità. I ricercatori erano convinti che sarebbero riusciti ad allungare la vita del verme solo del 130%. Questo perchè la regolazione di un gene poteva aumentare la vita del verme del 100%, mentre il secondo del 30%.
Invece il risultato ottenuto è stato strabiliante, arrivando ad allungare la vita del verme del 500%. Il verme in questione ha difatti una media di vita pari a 3-4 settimane, ma lo studio dei ricercatori è riuscito ad allungarla fino a 14 settimane.
“Manipolandoli entrambi ci saremmo aspettati un’ estensione del 130%. Invece abbiamo ottenuto un sorprendente 500%”
Tempo al tempo
Una straordinaria scoperta che potrebbe cambiare le nostre vite, ma che è ancora in fase di studio come rivela Hermann Haller, presidente del MDI Biological Laboratory:
“Nonostante la scoperta dei percorsi cellulari che regolano l’invecchiamento di questo verme non è stato per ora possibile comprendere come gli stessi interagiscano tra loro e con l’intero organismo. I nostri ricercatori stanno analizzando i risultati ottenuti fino a questo momento e contiamo di aprire la strada a terapie che in futuro saranno in grado di allungare la vita sana di ogni singolo individuo”.
Invece Pankaj Kapahi del Buck Institute, afferma che l’azione su queste cellule che sono la causa dell’invecchiamento potrebbe portare alla creazione di terapie combinate.
Siamo ancora lontani dall’ottenere l’elisir che ci permetterà di vivere fino a 500 anni. Bisogna semplicemente capire come poter sfruttare a nostro vantaggio i geni che questa tipologia di vermi i geni di questi vermi Caenorhabditis elegans ha in comune con il corpo umano.
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