In molti si chiedono quali siano i pro e i contro della depilazione maschile. Tuttavia, con l’arrivo dell’estate, il bisogno di avere un corpo perfettamente glabro è una prerogativa tanto delle donne quanto degli uomini. depilazione maschile pro contro
PRO
La depilazione è considerata un vero e proprio toccasana per il benessere della pelle. La rende più bella da un punto di vista estetico e appetibile anche sotto il profilo sessuale. Persino gli attori di Hollywood prediligono la depilazione integrale. Fino agli anni ’90 i film proiettavano personaggi maschili con folta peluria. Nel cinema del nuovo millennio invece l’estetica ha mutato i suoi canoni, pretendendo nel contratto di molte star la depilazione su ogni parte del corpo, considerata molto più sensuale, a detta del pubblico femminile. Inoltre, un corpo privo di peluria, specialmente per gli sportivi, permette alla pelle di traspirare in maniera regolare. Diminuisce notevolmente la sudorazione. Importante è anche il fattore igienico, perché il rischio che i batteri possano annidarsi nei peli è elevato, soprattutto in estate, a causa delle alte temperature, con la conseguenza di provocare infezioni come la follicolite, ossia l’infiammazione del bulbo pilifero.
CONTRO
Non dimentichiamo i lati negativi dello strappo di una ceretta. Innanzitutto la resistenza al dolore. Le strisce depilatorie e i rasoi elettrici in determinate parti del corpo possono provocare fastidi prolungabili per ore. Per questo motivo, è consigliabile recarsi presso un valido centro estetico che sceglierà il metodo di depilazione più adatto alle proprie esigenze. In più, una depilazione raffazzonata può causare anche peli incarniti, irritazioni, arrossamenti e piccole abrasioni. Altro “neo” per una buona depilazione è rappresentato dai costi: il prezzo per una seduta dall’estetista può variare dai 20 euro, nel caso della depilazione di una parte del corpo, agli 80/100 euro della depilazione integrale.
Insomma, il fenomeno della depilazione non accenna a diminuire, nonostante i lati negativi. Vale dunque lo stesso motto usato finora delle donne: “chi bello vuole apparire, un po’ deve soffrire!”