Bar Refaeli è stata annunciata come madrina delle tappe israeliane del Giro d’Italia. La decisione è stata presa dal Comitato ‘Big start’ del 101/o Giro d’Italia che partirà da Gerusalemme venerdì 4 maggio. Il volto per eccellenza di Israele nel mondo presenterà le maglie che verranno indossate dai leader delle varie classifiche. Alla presentazione sarà compresa pure la Maglia Rosa del vincitore della classifica generale. Bar Refaeli sarà protagonista della presentazione ufficiale delle squadre, in programma giovedì 3 maggio, e del via del cronoprologo il giorno dopo. bar refaeli giro
Chi è Bar Refaeli giro
Bar Refaeli nasce ad Hod HaSharon nel 1985 da una famiglia ebraica. Il padre, Rafi Refaeli, gestisce da sempre un ranch di cavalli mentre la madre è Tzipi Levine, fu modella negli anni settanta. I nonni materni e paterni sono ebrei provenienti da Italia, Lituania e Polonia.
Oltre che per la sua straordinaria bellezza è conosciuta per essere stata, almeno all’inizio della sua carriera internazionale, la compagna del noto attore americano Leonardo DiCaprio dal 2005. bar rafaeli giro bar rafaeli giro
Bar Refaeli è apparsa sulle copertine di numerose riviste. Nel 2009 viene scelta per la copertina dello “Sports Illustrated Swimsuit Issue”, ambito in cui compare per il terzo anno consecutivo.
E’ protagonista del film “Session”, uscito negli USA nel mese di febbraio 2010. bar refaeli giro
Nel 2007 è stata coinvolta in una polemica con il giornale israeliano Yedioth Ahronoth. Fu querelato per aver pubblicato un’intervista nella quale la modella affermava di essere felice di non aver fatto il servizio militare in Israele (dove la leva è obbligatoria per uomini e donne) perché ne aveva tratto vantaggio, e che è preferibile vivere a New York piuttosto che morire per il proprio Paese.
Lo spot censurato
Nel maggio del 2016, uno spot pubblicitario della modella fu definito troppo sexy per essere trasmesso in tv. Così lo spot dei costumi da bagno Hoodies che vede protagonista la modella israeliana Bar Refaeli fu censurato dalla Second Broadcasting Authority for Television and Radio, l’autorità di controllo della televisione israeliana.
In particolare, l’autorità puntò l’indice contro le scene nelle quali la modella appariva, a loro avviso “completamente nuda” e quindi non adatta al prime time. Una volta rimosse le scene di nudo lo spot potè andare in onda dopo le 22 per evitare di scioccare i bambini.