Capita spesso ci cedere ad abbuffate a seguito di settimane di dieta o semplicemente perchè si prova un qualsiasi altro disturbo.
Qualsiasi sia la motivazione, se spesso si ci imbatte in abbuffate compulsive e incontrollate significa che può esserci un rapporto malsano con il cibo.
Se ci sono tali problematiche allora la domanda è una: quali sono i rimedi possibili per evitare di abbuffarsi di cibo e come uscirne fuori?
Abbuffarsi di cibo è un comportamento non funzionale, che spesso è quindi: ripetitivo, incontrollato e regolato dall’emotività.
Infatti, chi soffre di questo disturbo non manifesta all’esterno il suo malessere trattenendo per se tutti i suoi pensieri negativi a tal punto da farli poi convogliare nell’abbuffata di cibo per placarsi.
Pertanto, nel momento in cui si ci rifugia nel cibo allo stesso tempo si prova: solitudine, perché è un comportamento per cui si ci vergogna e quindi si tende a nascondersi, dopo pentimento.
Quindi, momentaneamente si prova appagamento dal gusto del cibo ma dopo ripensando all’azione compulsiva fatta si prova un forte pentimento per l’incapacità di controllo.
Cosa succede nella nostra mente dopo una abbuffata
Spesso a seguito di una grossa e grassa scorpacciata di schifezze varie, capita di iniziare a fare i pensieri negativi verso noi stessi. Pertanto, è molto facile che si ci colpevolizzi e si ci senta inferiori ad altre persone che sembra riescano a seguire perfettamente la dieta senza nessun sgarro.
In alcuni casi anche più gravi può capitare che, l’eccessivo stress o perché il disturbo è più serio, l’abbuffata si verifichi la notte, compromettendo la qualità e/o la continuità del sonno. Pertanto, molto spesso le conseguenze in questo caso si manifestano anche durante il giorno con sonnolenza e difficoltà nella concentrazione.
Ascoltando le testimonianze di chi soffre del disturbo alimentare del Binge eating, si evince che è possibile intercettare il momento in cui si sta per cedere ad una mega abbuffata, ma non si riesce a controllarla.
Infatti, sembrerebbe che qualsiasi distrazione in quei momenti è assolutamente inutile poiché si sente voglia di liberarsi dai macigni quotidiani cedendo al cibo che pone tregua all’estenuante lotta tra fare e non fare l’abbuffata.
Pertanto, nel momento in cui si prova un senso di frustrazione ad es. per non aver svolto tutto il lavoro che si doveva fare si cede al cibo per appagarsi dal non fatto di cui ci sentiamo in colpa.
Il passaggio successivo è il malessere doppio che si prova: 1. per non avere fatto tutti gli obbiettivi prefissati, 2. per aver ceduto al cibo a causa della prima motivazione.
Come si curano le abbuffate?
La soluzione alle abbuffate compulsive e incontrollate può arrivare dalla psicoterapia. Infatti, esistono diverse opzioni di trattamento psicologico e comportamentale per i soggetti con disturbo da alimentazione incontrollata.
C’è chi soffre del Binge eating e conduce condotte compensatorie del peso attraverso un’intesa attività fisica, e chi invece accumula kili non muovendosi.
In entrambi casi avviene la condotta compensatoria del peso ( come esercizio fisico eccessivo, vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici).
Secondo ricerche cliniche recenti la terapia cognifico- comportamentale e la psicologia interpersonale sembrerebbero gli interventi più efficaci per trattare i disturbi da abbuffate incontrollate.
Infine, vi lascio qui sotto il video della body fitness Francesca Brandina che soffre da tanti anni di questo disturbo della alimentazione e offre la sua esperienza e pensiero al riguardo.
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