Il tonno in scatola è uno di quegli alimenti che non manca mai nelle dispense della popolazione italiana perché è pratico, versatile, gustoso ed economico. Tonno scatola fa male
Apprezzato soprattutto dai più giovani, come gli studenti, e dai meno pratichi in cucina, perchè veloce e semplice da consumare, magari in un’insalata o in piatto di pasta.
Consumo di tonno Tonno scatola fa male
Ma quanto tonno viene prodotto e consumato in media dalla popolazione italiana? Secondo gli ultimi dati dell’Ancit (Associazione Nazionale dei Conservieri Ittici e delle Tonnare), nel nostro paese il mercato del tonno vale 1,3 miliardi di euro e la produzione nazionale è di oltre 75mila tonnellate.
Il consumo è in crescita, e si stima sia sulle 150mila tonnellate (+3 per cento rispetto al 2016), pari a circa 2,5 chilogrammi pro capite. Tonno scatola fa male
Il tonno in scatola è presente nel 94 per cento delle dispense italiane. Quasi 1 italiano su 2 (43 per cento) lo mangia ogni settimana.
Proprietà
Ma quali sono le proprietà nutrizionali contenute in una scatoletta di tonno? Vediamole assieme.
L’apporto calorico fornito è compreso tra 100 e 190kcal e più precisamente 100g di tonno in scatola in olio di oliva sgocciolato forniscono circa 100kcal.
Invece 100g il tonno in scatola al naturale in salamoia 190kcal. I glucidi e le fibre sono assenti, mentre è presente in medie quantità il colesterolo.
Sia la variante in scatola che quella al naturale sono ricche di proteine nobili. Il tonno in scatola ne contiene persino una quantità maggiore rispetto a quello al naturale.
Il tonno in scatola come al naturale, è ricco di iodio, potassio, ferro, fosforo e vitamine del gruppo B. Entrambi contengono acidi grassi ed omega 3. Tonno scatola fa male
L’omega 3 si trova in buona quantità nel tonno al naturale, mentre nel tonno sott’olio varia in base al liquido di governo presente. Tonno scatola fa male
Il sodio invece non è menzionato nel tonno sott’olio, mentre è presente in buona quantità in quello naturale ma è parecchio concentrato nel liquido.
Tonno in scatola fa male?
Certamente la soluzione migliore è quella di consumare il pesce, in questo caso il tonno, sempre fresco, acquistandolo al banco del pesce. Tonno scatola fa male
Questo non significa, però, che il tonno in scatola faccia male, o non possa essere consumato. Ciò che conta è prestare attenzione alla scelta. Infatti non tutto il tonno in scatola è uguale e la qualità è il fattore che può fare la differenza.
Innanzitutto è sempre meglio prediligere il tonno al naturale rispetto a quello sott’olio. Infatti il problema del tonno in scatola è legato principalmente all’olio che viene adoperato per conservarlo, spesso di scarsa qualità.
Quindi consigliabile gustare il tonno al naturale, aggiungendo eventualmente un filo d’olio in seguito. Tra le altre cose il tonno in scatola, a causa della presenza di mercurio, può compromettere il sistema cardiovascolare e portare problemi ai reni.
Scegliere i formati più grandi è molto meglio rispetto quelli piccoli. Il pesce, infatti, mantiene meglio le sue proprietà, in quanto risulta più compatto e meno sminuzzato. Tonno scatola fa male
Sempre meglio scegliere i vasetti di vetro che mantengono meglio le proprietà nutritive del pesce e non contengono sostanze nocive. Infatti la scatoletta rilascia sostanze dannose che vengono poi a lungo andare assorbite dal tonno.
Inoltre dal vasetto di vetro potrete rendervi meglio conto del colore: e ha un bel colore rosato è indice di freschezza. Al contrario, se ha un colore rosa grigio o rosa giallognolo vuol dire che non è fresco.
Quindi consumate pure il tonno in scatola, ma state semplicemente attenti a seguire questi piccoli accorgimenti, e quando potete una bella fetta di tonno fresco portatela in tavola.
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