Dopo un lunghissimo periodo d’incertezza sul futuro della panchina azzurra, sembra che la situazione si sia definitivamente conclusa, sembra.
Infatti, tra Mancini e la Nazionale è fatta: manca però l’o.k. dello Zenit, variabile non da poco in una trattativa ancora da concludere.
Per “La Gazzetta dello Sport” ci sarebbe stato un incontro tra la FIGC e l’ex allenatore dell’Inter Roberto Mancini, durante il quale sembra proprio che si sia raggiunto l’accordo tra le parti, culminato con il “sì” di Roberto. Pertanto, Mancini e la Nazionale sono d’accordo su tutto: il prossimo c.t. ha accettato il taglio dello stipendio, per lui circa 2 milioni netti all’anno per un biennale, poi si parlerà di staff.
Ma perché si parla tutto come di qualcosa di ancora incerto? Per il fatto che lui momentaneamente è sotto contratto con lo Zenit, che si dovrebbe risolvere il 14 maggio, in concomitanza con la fine della stagione russa.
Il club però attualmente non sarebbe in ottimi rapporti con il coach, per il fatto che stia già trattando con la FIGC nonostante il suo attuale impegno. Infine, lo Zenit non solo non ha vinto il campionato, ma è anche riuscito a mancare la qualificazione per la Champions, e i 30 milioni di premio annessi ad essa.
Lo Zenit non ci sta e si rivolge alla Fifa
Questa situazione può quindi risolversi in due modi differenti. Nel primo scenario il tutto si risolverebbe con un pacifico accordo extracontrattuale tra Zenit, FIGC e Mancini, con compenso in favore dei russi. Mentre il secondo creerebbe della tensione, in quanto la società di S. Pietroburgo si rivolgerebbe alla FIFA, accusando la rottura del contratto “senza giusta causa”, a cui seguirebbe quasi inevitabilmente un risarcimento monetario nei loro confronti.
Inoltre, Mancini e la Figc stanno anche progettando il futuro della squadra: si parte dal ritorno di Mario Balotelli. Il 14 maggio Mancini finirà la stagione con lo Zenit, da quel momento dovrebbe cominciare il nuovo corso azzurro.
Le dichiarazioni di Mancini sulla Nazionale Italiana
Mancini ha anche fatto un commento sull’attuale stato di stasi/crisi del calcio italiano:
“Non vedere la Nazionale non sarà una bella cosa per noi, non sarà il solito Mondiale e la speranza è che la Nazionale torni a essere fra le prime al mondo. Essere indietro rispetto alle altre non è una cosa bellissima per noi che amiamo il calcio. Il progetto? Tutti vogliono fare progetti ma nessuno ha la pazienza di aspettare. Nel calcio quando perdi 3, 4, 5 partite di fila dà fastidio a tutti. Credo che in questo momento la Nazionale non abbia i campionissimi che ha sempre avuto ma credo che abbia bravi giocatori e in Italia di bravi giocatori ne crescono e ne nascono. Bisogna avere pazienza ma nei settori giovanili delle squadre italiane ci sono dei giocatori che in futuro possono fare bene in Nazionale“.
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