Strava un’app per il Fitness che si occupa di monitorare le attività di allenamento, attraverso il suo servizio di localizzazione GPS, ha finito per mettere in luce quali siano i percorsi più utilizzati e calpestati da parte dei militari. Il tracker online ha infatti pubblicato una Heatmap che mostra i percorsi degli utenti in cui corrono o si allenano. La cosa ha iniziato a destare qualche preoccupazione, in quanto le rotte di esercizio del personale militare in basi in tutto il mondo sono state rese note.
Heatmap Mappe basi militari
Nella ultima Heatmap risultavano anche percorsi in prossimità delle basi militari straniere come Siria e Afghanistan, all’interno del quale i soldati ovviamente si muovono per allenamenti, ronde e altro. L’app scambia informazioni con gli smartphones per tracciare percorsi di allenamento e non solo, come fanno anche altre applicazioni di questo genere, in questo modo si sono tracciati anche i percorsi all’interno di tali basi.
La heatmap infatti è una visualizzazione di dati che mostra tutte le attività messe insieme che riguardano gli utenti nel mondo. E’ stata costruita con più di un miliardo di attività e il risultato finale si avvicina alla rappresentazione di una vera e propria mappa formata dai tracciati degli utenti dell’applicazione. Le informazioni che hanno contribuito al tracciamento della heatmap confluiscono dal 2015, ma solamente ora hanno iniziato a destare qualche preoccupazione. Mappe basi militari
Problema messo in luce da uno studente
Infatti grazie Nathar Ruser, si è attenzionata la questione. Nathar è uno studente universitario australiano di 20 anni che studia sicurezza internazionale presso l’Australian National University e collabora anche con l’Institute for United Conflict Analysts. Il ragazzo racconta di aver trovato questo genere di mappa navigando su un Blog di crittografia e si è posto il problema del “se” tali dati, fossero o no particolarmente sensibili, o potessero in qualche modo minare la sicurezza generale.
Strava released their global heatmap. 13 trillion GPS points from their users (turning off data sharing is an option). https://t.co/hA6jcxfBQI … It looks very pretty, but not amazing for Op-Sec. US Bases are clearly identifiable and mappable pic.twitter.com/rBgGnOzasq
— Nathan Ruser (@Nrg8000) 27 gennaio 2018
Durante un’intervista alla BBC infatti il ragazzo sembra aver detto come sin da subito si fosse posto tale problema e che parlarne gli sembrava l’unico modo per risolverlo. Ecco una parte della dichiarazione rilasciata alla BBC: Mappe basi militari
“Ho pensato che il modo migliore per affrontarlo fosse di rendere note le vulnerabilità in modo che potessero essere risolte. Qualcuno lo avrebbe notato a un certo punto.”
Riflessione
Infatti è vero che la posizione delle basi militari, generalmente risulta nota, ma in questo modo si pone rilievo alle attività svolte all’interno. Vengono messe in risalto anche quali di queste basi siano le più o meno attive in un determinato momento. Il ché potrebbe portare a qualche problema. Mappe basi militari
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