Lo stile in pixel art ha un fascino e un’estetica che la maggior parte dei giochi tripla A non potrà mai avere. In un’epoca dove si fa a gara a chi crea il videogioco più fotorealistico, questo specifico stile grafico ci ricorda che in un gioco il realismo non è necessario per trasmettere messaggi, storie, atmosfera ed emozioni. videogiochi pixel art
Mentre alcuni giochi in pixel art moderni fanno sentire nostalgici i giocatori per via del loro stile retrò, alcuni invece espandono questo peculiare stile grafico in modi del tutto nuovi. Ecco di seguito un elenco di videogiochi che i fan dello stile pixel art devono assolutamente giocare.
Octopath Traveler
Per molti, Square Enix è conosciuta esclusivamente come la creatrice del famosissimo franchise di Final Fantasy. In verità, la società ha portato ai giocatori una vasta gamma di amati franchise, come Parasite Eve, Dragon Quest e Bushido Blade. Ma tra i titoli più recenti partoriti dalla celebre compagnia non si può non citare Octopath Traveler. Sebbene questo gioco di ruolo sia molto simile ai vecchi titoli di Final Fantasy, la sua pixel art è molto moderna e impiega una varietà di tecniche visive avanzate. Non solo, ma la sua combinazione di interessanti meccaniche di combattimento e il modo in cui le trame degli otto personaggi principali si intrecciano rendono questo titolo parecchio interessante.
Blasphemous
Blasphemous di The Game Kitchen è una cupa e gotica esperienza in stile Metroidvania ambientata nella terra immaginaria di Custodia. Il protagonista, noto solo come The Penitent One, è l’ultimo sopravvissuto della Brotherhood of the Silent Sorrow, la quale combatte per ricostruire la verità del “Miracolo”. Blasphemous è noto per il suo mondo macabro, caratterizzato dal contorto design di nemici e boss degni di un film horror. Un’opera che sfrutta il concetto di pixel art per rivolgersi a un pubblico molto maturo.
Katana ZERO
L’arte retrò e al neon di Katana ZERO abbinata alla musica synth crea un’atmosfera esaltante che si addice perfettamente la natura frenetica del gioco. Il protagonista è Zero, un assassino sotto gli effetti di una droga chiamata Chronos che gli garantisce il potere di manipolare il tempo. Una caratteristica che spicca in Katana ZERO è che Zero muore dopo aver subito un singolo colpo. Quando Zero muore, si sarà costretti a ricominciare daccapo. Un trial and error avvincente e appagante come pochi altri titoli di questo tipo.
Undertale
Molti si sono innamorati di Undertale e, a essere onesti non è una sorpresa. La storia ruota attorno a un bambino che cade nella metropolitana e viene introdotto in un mondo sotterraneo abitato da mostri. Un’opera accattivante ricca di umorismo e personalità, con personaggi eccentrici e la possibilità di plasmare la storia attraverso le nostre decisioni. In combattimento, infatti, è possibile risparmiare i nemici o ucciderli, il che si traduce in diverse conseguenze che possono avere gli effetti anche nelle run successive alla prima. Un titolo incredibile nonostante la sua minimale veste grafica.
Hyper Light Drifter
Hyper Light Drifter ha come protagonista principale The Drifter, il quale è stato sopraffatto da una malattia non meglio specificata. Per trovare un modo per placare questo male, The Drifter deve esplorare le terre di Buried Time. Il gioco non ha dialoghi, ma l’ambiente creato in stile pixel art consente ai giocatori di poter interpretare la storia. Questo gioco incoraggia l’esplorazione del suo mondo pieno di segreti e percorsi. Il combattimento è facile da padroneggiare, ma ci vorrà del tempo per comprenderlo appieno. Inoltre, le battaglie mozzafiato contro le orde nemiche e i boss sono davvero gratificanti.
Stardew Valley
In questo gioco di ruolo l’obiettivo è quello di costruire una fattoria e ripristinare la Stardew Valley. I giocatori possono coltivare raccolti, allevare animali, cucinare pasti, andare a pescare e creare oggetti di cui hanno bisogno. Lo stile pixel art aggiunge un certo fascino nel vivere una sana vita in fattoria. Inoltre, il personaggio principale può interagire con gli NPC e persino creare una famiglia. È anche possibile giocare con gli amici e costruire una fattoria insieme o condividere risorse.
The Binding of Isaac
L’opera creata da Edmund McMillen ha rinvigorito il genere roguelike quando è arrivato sulla scena quasi dieci anni fa. In questi dieci anni, grazie agli svariati DLC tra qui il recente Repentance, la popolarità attorno al titolo non si è placata, anzi. Parlando del già citato The Binding of Isaac Repentance, l’ultimo DLC aggiunge un sacco di nuovi contenuti, tra nuovi nemici, stanze, boss segreti e persino un supporto per un massimo di quattro giocatori in co-op locale. Non c’è da stupirsi che sia riuscito ad accumulare 60.000 giocatori simultanei solo su Steam nel suo weekend di apertura. Un’opera che ha fatto del suo design elegante e macabro e della sua singolare personalità i suoi punti di forza.
Celeste
In questo platform narrativo dovremo aiutare Madeline, il personaggio principale, a farsi strada fino alla cima della Celeste Mountain. Lo stile a 8 bit, l’esplorazione, le stanze segrete e la progressione del gioco rendono l’opera una delle più interessanti trai i platform in due dimensioni. I controlli sono semplici e facili da imparare, ma ciò non significa che il gioco non sia comunque impegnativo. I giocatori dovranno prepararsi a innumerevoli morti mentre si faranno strada verso la vetta. Le morti non sono scoraggianti, ma esortano i giocatori a riprovare e a imparare dai propri errori.
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