L’eterna battaglia tra USA e Cina
Huawei è il più grande colosso cinese di telefonia. Produce cellulari, PC, tablet, orologi e molti altri strumenti all’avanguardia, esportando in tutto il mondo i suoi prodotti. Di recente, però, ha dovuto fare i conti con un calo delle vendite. Questo calo, però, non è casuale. Come sappiamo, tra Cina e USA non trionfa una grande amicizia. Il problema è che queste discrepanze stanno diventando vere e proprie guerre all’ultimo “Smartphone”. Il leader della Huawei, Ren Zhengfei, nonché i soci che hanno contribuito alla fondazione dell’azienda Shenzhen, sono molto vicini economicamente e personalmente al Presidente cinese Xi Jinping. Questo ha fatto infuriare, e non poco, il presidente statunitense Donald Trump. Risultato? La Huawei si ritrova nella lista nera americana! Ma perché? E soprattutto, questo cosa comporta per il colosso cinese?
Cosa succederà alla Huawei
A far infuriare il noto Presidente degli Stati Uniti è stata la paura di ricevere tentativi di spionaggio da parte della Cina proprio attraverso i suoi prodotti informatici. Accusandola di attività losche, il Presidente americano ha disposto il divieto per le aziende statunitensi, tra cui Microsoft, Google, Intel e altre, di intrattenere rapporti commerciali con l’azienda cinese. Risultato? Addio sistemi operativi americani su telefoni Huawei. E non solo! Il sistema Android istallato su telefoni già in commercio, precedenti alla drastica scelta dell’America, non potranno più essere sottoposti ad aggiornamenti, impedendo così qualsiasi fruizione di servizi legati alle aziende americane.
La risposta della Cina huawei crisi trump cellulari vendite
Si rivela chiaro dunque l’intento di Trump di colpire Cina e azienda cinese. Nel fare ciò, però, è impossibile evitare disagi, non solo ai produttori, ma anche ai consumatori. Così facendo, infatti, il Presidente ha voltato le spalle agli interessi dei clienti e dei consumatori di Huawei, andando verso grave impatto su un ampio numero di settori a livello globale.
La Cina, dal canto suo, non rimane inerme di fronte al boicottaggio americano. Anzi, sembra ben intenzionata a controbattere, puntando a smantellare numerose società americane imponendo stringenti restrizioni alla libera vendita statunitense. Chissà che l’ago della bilancia non si sposti a favori dell’azienda asiatica. Amici di Men’s Enjoy, continuate a seguire la pagina per i prossimi aggiornamenti!