Allarme a Pechino: la città sprofonda di nuovo nel terrore Coronavirus

Allarme a Pechinocaso salmone Cina contagi

La situazione a Pechino si fa sempre più grave: la Cina affronta di nuovo il terrore della pandemia da Coronavirus. La. scorsa settimana sono state trovate almeno altri 100 cittadini cinesi positivi al virus. Nella giornata di mercoledì sono stati registrati altri 21 casi di COVID-19, in calo sui 31 di martedì: in una sola settimana le infezioni partite dal mercato di Xinfadi (il caso del salmone infetto) sono salite a 158: la città continua a rafforzare le misure di controllo. I contagi totali nel Paese sono stati 83.293, di cui 78.394 si sono risolti con la guarigione e 4.634 con il decesso. Gli asintomatici sono 111, tutti sotto osservazione.caso salmone Cina contagi

Pechino, dunque è stata blindata, schierati oltre 100 mila operatori sanitari; si è inoltre proceduto alla chiusura delle scuole e all’istituzione del controllo della temperatura (termoscanner) per l’accesso a negozi e locali. Infine, i due aeroporti della metropoli cinese hanno visto la cancellazione di oltre 1.255 voli commerciali in entrata ed in uscita.

“In base alla curva epidemiologica abbiamo individuato i casi al loro stadio iniziale. Ora il trend è ancora. in ascesa”: lo ha detto Pang Xinghuo, vicedirettrice del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino, notando in una conferenza stampa trasmessa in streaming che “l’attuale focolaio emerso dal mercato all’ingrosso di Xinfadi, nel distretto di sudovest di Fengtai, ha provocato a Pechino 137 casi certi di Covid-19 da giovedì scorso”. Quindi, secondo Pang, “non è escluso un ulteriore incremento di contagi”.

Il salmone infetto

Dal punto di vista scientifico è praticamente impossibile che il pesce sia un vettore del virus in grado di trasmetterlo all’uomo, e questo lo dicono gli scienziati cinesi stessi. Ed è molto improbabile anche che il virus, nel caso abbia contaminato il cibo durante la lavorazione, sopravviva a un trasporto internazionale e poi si “liberi” una volta che il salmone viene scongelato.

Trovato in tutte le parti dell’edificio non sul salmone,  rimane l’altissima probabilità che il Coronavirus si sia sparso perché qualcuno abbia tossito sul pesce. Mentre la polemica sul salmone montava, Shi Guoqing, vicedirettore. del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha comunque dichiarato che le autorità non credono che il pesce sia il portatore del virus.

 

caso salmone Cina contagi

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Alessandro Leonardi
Alessandro Leonardi
Nato a Catania.

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