Il trading online è sempre più aggressivo. Pubblicità, stories su Instagram con tanto di grafici e percentuali… e tante, tante truffe.
Ultimamente si tende a usare i social network come strumenti per diffondere consigli su come investire in titoli, valute o criptovalute (tra tutti, i BitCoin), utilizzando le piattaforme disponibili in rete (i broker). trading social truffe
Online, però, proliferano le frodi. Lo conferma anche l’autorità di settore Consob, che segnala e fa chiudere di continuo siti che pubblicizzano guadagni da sogno.
Come riconoscere, dunque, le falsità, e combatterle?
I consigli trading social truffe
Tutto inizia su Telegram. Molti i gruppi, quasi tutti in lingua inglese. Ma ci sono anche quelli in italiano (alcuni da oltre tremila membri) dove si condividono notizie, ci si scambiano suggerimenti di investimento, e si discute dell’andamento del mercato.
L’aggancio su Instagram, però, è più immediato e frequente. Ciarlatani e squali cercano di convincerci a investire in piattaforme legali, ma senza alcun riguardo per le competenze finanziarie dell’interlocutore.
Per investire, in particolare, bisogna completare la cosiddetta “profilatura Mifid“: una sorta di questionario che serve sia alla piattaforma, per capire chi ha davanti, sia allo stesso investitore, per conoscere nel dettaglio quali sono i rischi cui va incontro. E magari, cambiare idea.
Su Instagram, inoltre, può capitare che si proponga di aderire a un “sistema bancario parallelo” che “il governo e le grandi aziende vorrebbero far collassare” perché riesce ad arricchire le persone in pochi giorni.
Pertanto, si procede con un investimento iniziale di 250 euro. Poi ci pensa il “sistema di trading automatizzato” a far tutto.
In fondo alla pagina, c’è anche un countdown fasullo (riparte ogni volta che si torna) per mettere fretta alla vittima e rientrare nei “pochi posti rimasti“.
Ad avallare tutto ciò, le testimonianze (false) di persone normalissime che hanno guadagnato migliaia di euro senza alcuna competenza finanziaria, cambiando la propria vita.
Facebook tra i colpevoli
Ma le truffe possono partire anche da una pubblicità su Facebook, che promette guadagni stellari in poco tempo, a patto di investimenti consistenti, gestiti da “esperti” del settore. Che di esperto non hanno proprio nulla, però.
Veri e propri criminali, da evitare. Prestate accortezza, perciò, quando navigate sui social. Affidatevi solo a persone competenti, che non promettono.
Piuttosto, vi formino e vi aiutino a comprendere anche quali sono le perdite verso cui si potrebbe andare incontro. Insomma, occhio vivo, sempre!
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