Eccoli. Cenoni, pranzi sostanziosi… alcol. Anche lui è uno dei protagonisti delle feste.
Spumanti, liquori, vini. E chi più ne ha, più ne metta. Ma tocca darsi una regolata, il prima possibile. Quest’anno è vietato esagerare. binge drinking danni
Le nuove “regole” binge drinking danni
“Il limite di consumo ormai accettato a livello internazionale è di due unità alcoliche al giorno per un uomo e di una per la donna.
Una unità alcolica corrisponde a 125 ml di vino di media gradazione alcolica (sui 12 gradi), oppure a 40 ml di superalcolico, oppure a una birra da 33 ml a bassa gradazione (4-4,5 gradi)“.
A spiegarlo ci pensa Adnkronos Salute, nella persona di Maria Luisa Attilia, responsabile clinica del Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio – Asl Roma 1.
“Durante le festività – aggiunge l’esperta – si arriva facilmente a consumare 4 o 5 unità alcoliche al giorno, una quantità che corrisponde al binge drinking“.
Di cosa si tratta? binge drinking danni
Durante le feste, si sa, si è soliti riunirsi, brindare, e si possono superare in poco tempo i limiti di consumo alcolico.
Insomma, è semplice sbronzarsi: “Le persone con un problema di alcolismo durante le festività ricadono più facilmente nella dipendenza, così come avviene anche durante l’estate.
Si percepiscono questi periodi dell’anno come momenti stressanti, di solitudine o di forzata vicinanza, e dunque a rischio di ricaduta.
Ed è per questo che cerchiamo di non chiudere il nostro centro, per mettere a disposizione di chi ne ha bisogno anche in questi giorni un punto di riferimento“.
Come trattenersi, allora? “Il primo consiglio è che chi guida non deve bere“, ribadisce Attila.
Bisogna poi evitare di assumere alcolici a stomaco vuoto perché, bevendo senza aver mangiato, l’assorbimento dell’alcol è massimo.
Chi, inoltre, non è abituato a bere, non deve farlo all’improvviso, perché si rischia di arrivare addirittura al coma etilico.
“Ormai sono sempre più comuni i ricoveri per questi motivi – chiarisce la dottoressa – il fegato di un adolescente non ha potenziato le sue capacità enzimatiche di metabolizzazione dell’alcol ed è per questo che i giovani rischiano di andare incontro a questo terribile evento“.
Non solo…
Esiste anche una differenza di genere: le donne sono più suscettibili al danno tossico da alcol e, per questo, le dosi da non superare dettate dalle autorità sanitarie internazionali sono più basse per il sesso femminile.
A maggior ragione se si è in gravidanza bisogna evitare “perché la sindrome feto-alcolica è un disturbo molto grave a livello fisico e cognitivo che non è ancora chiaro con quali dosi di alcol possa insorgere“.
Quindi, attenzione. Nessuno è escluso dal controllare i propri istinti “alcolici”. Anche in mezzo all’allegria generale.
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