Avete notato che ultimamente la moda uomo propone un abbigliamento da esploratore del Polo Nord?
L’artic look si è fatto largo tra le tendenze più significative. Tanti i marchi che gli hanno reso omaggio. abbigliamento uomo montagna decathlon
I dettagli abbigliamento uomo montagna decathlon
White Mountaineering, in particolare. Non lo conoscono in tanti, ma è il più impegnato nel dibattito sui cambiamenti climatici, sul rapporto con la natura, e sulle conseguenze socio-culturali.
Si tratta di un marchio che nasce in Giappone, fondato nel 2006 dallo stilista Yosuke Aizawa, che ha avuto l’intelligenza di intercettare e interpretare il sogno di una vita en plein air.
Desiderio tradotto, poi, in linguaggio edgy, masticato anche dal fashion system.
I nuovi piumini abbigliamento uomo montagna decathlon
Uno spunto diventato moda. E non solo come conseguenza di climi più rigidi.
Si è unito al coro anche Moncler, che ha dato vita ai piumini adatti a scalare il K2 negli anni Cinquanta, e ormai compagni inseparabili delle nostre vite in città.
Il marchio diretto da Remo Ruffini è stato inserito, non a caso, negli indici Dow Jones Sustainability World & Europe per i settori del tessile.
Merito del successo e dell’ottima gestione del business, secondo i criteri di responsabilità economica, sociale, e ambientale.
Non solo moda, dunque. Anche rispetto per il mondo in cui viviamo.
Valori etici, che ci portano a vestirci come Sir Wilkins, esploratore australiano scomparso il primo dicembre 1958, le cui ceneri furono sparse proprio al Polo Nord per rendere omaggio alle sue imprese artiche.
O come il valoroso Ernest Shackleton, che voleva attraversare a piedi il continente antartico, decidendo solo in extremis di salvare il suo equipaggio.
Gli altri
Nel frattempo, Louis Vuitton ha mandato in passerella dei paffuti duvet monogrammati, bardando i modelli con maxi sciarpe, come se dovessero affrontare il vento siberiano.
Emporio Armani ha puntato sullo zaino oversize, proposto a più riprese con cappottini imbottiti o giacconi tecnici.
E completato da calzature ispirate ai doposci di pelo degli anni Settanta.
JW Anderson si è lasciato affascinare dai backpack che ha voluto per lo show di Loewe, di cui è alla guida dal 2013.
Mentre per la collezione che porta il suo nome, si è sbizzarrito con ensemble all’insegna di maxi giubbotti di piuma, maxi cappucci e maxi sciarpe, con ai piedi scarpe molto simili a quelle di scalatori d’altri tempi.
Dsquared2, dal canto suo, ha contaminato l’idea con accenti heavy-metal, per un esploratore fuori dal comune.
Infine, Takahiromiyashita The Soloist ha dato sfoggio del suo armamentario di cinghie e imbragature da ferrata su giacche da ghiacciaio, con bavagli anti-gelo, legati sul naso.
L’obiettivo comune? Denunciare il rischio di estinzione di un luogo tanto unico quanto necessario all’equilibrio del pianeta: i ghiacciai.
Si sposta così l’attenzione dalla routine quotidiana ai problemi del nostro pianeta, facendo sentire tutti un po’ più “eroi”.
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