I tatuaggi. Una moda che resiste al tempo. E che si appiattirebbe se non fosse per professionisti, o meglio, “artisti” del settore, che, con talento e passione, rinnovano quest’arte, rendendola sempre più attraente.
E’ il caso di 21 Club Tattoo, studio milanese, capace di proporre una molteplicità di generi, che va dal Geometrico al Realistico, passando per il Watercolor e il Traditional.
Noi di Men’s Enjoy abbiamo parlato con Omar Ferrari, il titolare. Ecco cosa ci ha raccontato a proposito.
L’intervista studio tattoo nesli
Com’è nata la passione per i tatuaggi? E come avete dato vita alla vostra attività?
«Questa società è stata concepita da me (imprenditore) e Nesli (cantante), per offrire tutto ciò che da clienti avremmo sempre voluto da un tattoo shop, a 360°.
Nasce dalla passione comune per il tatuaggio e l’arte, dalla stessa visione che mette i nostri clienti al centro di tutto, curando ogni fase della loro esperienza pre, durante e post tattoo».
Com’è cambiato, secondo te, l’approccio dei giovani ai tatuaggi, e quanto Internet ha influito in questo processo?
«Inutile negarlo, Internet semplifica tutto. Da parte dell’attività nella comunicazione, e per il cliente nella ricerca dei servizi.
I tatuaggi non fanno eccezione. Oggi è molto semplice per chiunque cercare, valutare l’operato ed affidarsi al professionista più adatto alle proprie esigenze, specialmente per i giovani che passano sempre più tempo sui social media, e sanno utilizzarli al meglio.
Il mondo del tatuaggio è sempre più sdoganato, conosciuto ed apprezzato, pertanto l’approccio dei giovani non può che essere più sereno».
Secondo il tuo parere, sono stati superati, col tempo, tutti i pregiudizi riguardanti i tattoo?
«Parlando su larga scala, in Italia circa il 13% della popolazione ha un tatuaggio, rispetto a percentuali ben più elevate in altri Stati europei oppure oltre oceano.
Da ciò si deduce che il settore non è ancora pienamente esploso. Non saprei dire se questo sia legato a pregiudizi o al fatto che il nostro sia un Paese tendenzialmente conservatore.
Parlando, invece, dall’interno di questo mondo, vedo sempre più richiesta, tanto da aver aperto un secondo studio.
Accogliamo giornalmente la clientela più disparata, che va dal ragazzo appena maggiorenne a top manager di grandi aziende.
Quindi la mia risposta è che i pregiudizi ci sono e ci saranno sempre, ma diminuiscono col passare del tempo».
Vi è mai capitato che chiedessero di realizzare un tatuaggio talmente assurdo da spingervi a rifiutare?
«Ciò che ci fa dire di no ad una richiesta non è mai legato al soggetto, simbologia, messaggio del tatuaggio, in quanto da sempre il lavoro del tatuatore è di imprimere su pelle qualcosa di personale per il cliente che non è compito nostro giudicare, anche se magari non condividiamo.
Pensiamo fermamente che si debba, invece, dire no quando il tattoo possa arrecare danno alla persona che lo richiede.
Immaginiamo, ad esempio, un giovanissimo che vuole un tatuaggio in faccia o sulle mani. In questo caso, non lo facciamo e cerchiamo di fargli capire il motivo per tutelarlo».
Qual è la tendenza più gettonata del momento?
«Difficile dire cosa sia di tendenza in maniera assoluta. Ogni stile di tatuaggio ha i suoi soggetti più gettonati.
Sicuramente ci sono degli evergreen come, ad esempio, le date ed i nomi, sempre richiestissimi.
Se proprio dovessi indicare due tatuaggi che, al momento, nei nostri studi eseguiamo ogni settimana direi felini realistici e rose a linea finissima!».
Si sente dire spesso che i tatuaggi facciano male alla pelle. Qual è la verità al riguardo?
«Abbiamo la fortuna di collaborare con diversi dermatologi. Se il cliente si affida a studi seri che utilizzano inchiostri certificati, materiali sterili e monouso e sanno guidarti al meglio sulla cura del tatuaggio, sulla frequenza nel tatuarsi e sulla protezione della pelle dall’esposizione ai raggi UV, non c’è alcun rischio attualmente provato scientificamente.
Importantissimo per un professionista è anche raccogliere informazioni quali eventuali allergie e patologie per poter seguire al meglio ogni cliente con le sue individualità».
Eventuali progetti futuri?
«Il progetto 21 Club Tattoo è in continua crescita ed espansione. Possiamo già contare 11 artisti, un piercer e gioielleria specifica per ogni fascia di prezzo, microblading, trucco permanente e lashes lifting.
L’obbiettivo è fare sempre meglio e vedremo dove ci porterà!».
Insomma, se desiderate professionalità e gentilezza al servizio dei vostri tatuaggi, trovate 21 Club Tattoo a Milano, in via Don Andreoli 20, zona Bovisa, a due passi dalla stazione Nord e dal Politecnico.
Se volete saperne di più, visitate il sito.
E non perdete di vista i social: Facebook e Instagram.
Siete in buone mani, non ve ne pentirete!
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