Il “robot con l’anima“, che ha incantato per anni gli appassionati di Formula 1 (quella vera, dove ogni curva era sinonimo di sopravvivenza), ci ha lasciati.
Niki Lauda, all’età di settant’anni, ha reso orfani circuiti e fan. Gare e scuderie. Tre volte campione del mondo, ha corso con Ferrari e McLaren.
Ed è soprattutto quest’ultima a subire il colpo. Non solo a livello affettivo. niki lauda incidente
Potrebbe, infatti, cambiare molto col tempo anche a livello economico e finanziario. Societario. Tecnico.
I dettagli niki lauda incidente
“Aveva fatto trenta, poteva fare trentuno. Poteva vivere almeno altri dieci anni. Ora, senza la sua presenza, nella Mercedes guidata da Toto Wolff non è escluso che possa modificarsi qualcosa“.
A tal proposito parla Arturo Merzario, ex pilota che l’1 agosto 1976, al Nurburgring, fermò la sua Alfa Romeo davanti all’auto in fiamme di Lauda, appena sbandata, gettandosi nel rogo per salvare appena in tempo il collega.
E anche nel giorno degli omaggi e del ricordo, è stato il primo a pensare alla morte del campione viennese in ottica futura.
Questo perché Niki è proprietario del 10% della scuderia. L’altro 30% è in mano a Wolff, attuale direttore esecutivo del team.
Il restante 60%, invece, è saldamente in mano al gruppo Daimler.
Ma proprio la scomparsa dell’eroe austriaco (già annunciata per le sue condizioni di salute, da sempre compromesse), potrebbe stravolgere il rapporto della Mercedes con la Formula 1.
I motivi
Dal 2014 ad oggi, la casa della stella a tre punte, sotto la guida di Lauda e Wolff ha vinto il 75% dei gran premi che ha disputato.
In particolare, cinque campionati costruttori, cinque titoli piloti. E non è un caso se nella stagione in corso, ha dominato fin qui con cinque doppiette su cinque gare.
Un record che solo la Ferrari, nella storia della Formula 1, ha eguagliato, aggiudicandosi sei campionati costruttori tra il 1999 e il 2004.
Ma adesso, in Mercedes, che cosa succederà? Chi guiderà la scuderia? Chi prenderà il posto di Lauda che, con razionalità e coraggio, rifiutò Schumacher per prendere Hamilton?
La Liberty Media (la società che ha rilevato il circus della Formula 1 da Bernie Ecclestone) vorrebbe, secondo indiscrezioni, proprio Toto Wolff come amministratore delegato dal 2020 in poi.
La società americana di mass media, però, per regolamento, dovrà ottenere il consenso scritto della Ferrari.
“Tutti i piloti sognano il Cavallino rampante“, ha detto Wolff. E d’altronde si sa, anche Hamilton vorrebbe terminare la sua carriera in Ferrari.
Ma la Mercedes sarebbe pronta a fare a meno anche di lui? Le cose si complicano, poi, se si pensa che nel 2021 cambierà il regolamento, e questo storicamente vuol dire… sfavorire i favoriti.
I cambiamenti
Sarà introdotto, infatti, un tetto al budget di spesa per i team.
Pertanto, sulla carta, Mercedes dovrebbe essere penalizzata da queste nuove norme.
Insomma. In uno scenario già abbastanza complicato, la morte di Niki Lauda ha dato il colpo di grazia.
Chissà se la Mercedes decida, dunque, di lasciare la Formula 1 pur di tutelarsi. E’ probabile che il campione austriaco lo avrebbe fatto, suscitando polemiche, ma evitando ragionevolmente ulteriori disastri.
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